106kilowatt Amministratore
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| Titolo: E' di scena l'Alfa "164" Ven 27 Apr 2012, 08:59 | |
| E' DI SCENA L' 'ALFA 164' 09 settembre 1987 — pagina 20 sezione: CRONACA
FRANCOFORTE Quando il 22 settembre prossimo l' amministratore delegato e direttore generale della Fiat auto Vittorio Ghidella indosserà i panni di presidente dell' Alfa Romeo per presentare a Milano la tanto attesa 164 a circa 600 giornalisti internazionali, avrà di fronte una platea già molto informata. Nessuno, almeno ufficialmente, l' avrà ancora provata fino a quel momento, ma delle caratteristiche tecniche ed estetiche, del possibile rapporto di concorrenza tra l' inedita ammiraglia di Arese e le sue tante rivali, sarà già stato detto e scritto molto. Con sei mesi di ritardo sui programmi di lancio formulati dalla vecchia proprietà, la vettura della ripresa Alfa ha infatti debuttato ieri a Francoforte dove venerdì prossimo sarà svelata anche ai visitatori del 52esimo Salone dell' auto. Che la nuova auto italiana, nata con una precisa vocazione internazionale, sarebbe stata una delle maggiori protagoniste della biennale rassegna tedesca, era già dato per scontato malgrado la ridondante presenza dei cinque costruttori nazionali. Quello che, invece, non sembrava credibile nelle previsioni della vigilia, era che diventasse in poche ore la protagonista indiscussa di una mostra automobilistica come questa di Francoforte che si svolge, per di più, in un periodo di particolare floridità del mercato interno, avviato ad eguagliare il record di vendite registrato lo scorso anno, oltre la quota di 2,8 milioni di unità. Eppure, sia tra gli stand dei giganteschi padiglioni della Fiera che nel corso delle affollate conferenze stampa di rito, si è potuto avvertire il senso di un malessere e di incertezze da parte dei maggiori costruttori tedeschi, soprattutto Volkswagen, Mercedes e Bmw, turbati questa volta non da problemi economici immediati, ma da quella che si potrebbe definire una specie di crisi d' identità determinata per ognuno di essi da motivi diversi e analoghi nello stesso tempo. In casa Volkswagen, ad esempio, il cui presidente Carl Hahan ha incontrato i giornalisti ieri mattina, aleggia ancora lo smacco finanziario subìto nei mesi scorsi e che ha rischiato di sconvolgere l' intero assetto della Società, e le considerevoli perdite accumulate negli Stati Uniti, definite però da Hahn inevitabili. Ma non basta: ad innervosire il vertice di Wolfsburg, malgrado il buon andamento delle vendite, ci sono altre congiunture come la riduzione dell' orario di lavoro e le prospettiva di crescita incontrollabili delle importazioni dai paesi orientali. Nel primo caso il presidente della Volkswagen ha esplicitamente lamentato uno stato di inferiorità nei confronti della concorrenza internazionale che ben presto ha detto non ci consentirà più di adoperare il progresso tecnico per compensare unilaterali lievitazioni di costi. Quanto all' incombente invasione orientale, giapponese e coreana, prevista per il 1992 quando il mercato comunitario dovrebbe liberalizzarsi integralmente, la proposta di Hahn di adottare misure temporanee e una linea di prudenza ha stupito chi gli aveva sentito pronunciare in passato indirizzi diametralmente opposti. Perfino sul fronte della potente e ricchissima Mercedes i sorrisi non abbondano: l' estate ha portato un duro sconvolgimento anche nel vertice di Stoccarda dove lo stesso presidente Breitschwerdt è stato praticamente silurato con oltre un anno d' anticipo sulla scadenza ufficiale del suo mandato, mentre alla Bmw, malgrado l' exploit della nuova 750 i (definita dalla casa tedesca l' auto migliore del mondo) incombre il vecchio problema del rinnovamento dei modelli serie 5 e serie 3, la prima delle quali era prevista per questo salone. Da ultimo, per completare questo primo panorama generale sull' auto tedesca ed europea costellato di grandi luci quanto di ombre non troppo nascoste, proprio nel paese che per primo ha aggiornato i regolamenti in materia di lotta all' inquinamento, si attende ancora il responso del ministero dell' Ambiente e dei Trasporti a proposito della grave accusa lanciata dai Verdi tedeschi, in base alla quale i famosi catalizzatori istallati sulle Mercedes, sulle Opel e su altre vetture made in Germany sarebbero un bluff non offrendo i requisiti promessi. - dal nostro inviato CLAUDIO NOBIS
Fonte: La Repubblica.it | |
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Ciccio Apprendista Alfista
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| Titolo: Re: E' di scena l'Alfa "164" Gio 07 Giu 2012, 16:48 | |
| Che meraviglia,se avessi la macchina del tempo...........vorrei rivivere quella presentazione......... | |
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